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Quando trovai il primo non possedevo ancora un esemplare di POSEIDON, ma intuii una certa somiglianza tra i due mulinelli. Il giorno dopo, la classica " pulce nell' orecchio" arrivò da un amico, grande collezionista di mulinelli italiani e grande esperto in materia, Matteo Norbiato, il quale dopo aver esaminato le foto notó subito le attinenze e mi scrisse testuali parole:"Sembra uno sviluppo precedente al Poseidon".
Nel tempo entrai in possesso anche di quest'ultimo, potendo cosí mettere a confronto i due esemplari. In effetti vi sono non poche similitudini che mi fanno supporre, per non dire pensare con una certa dose di sicurezza, di trovarci di fronte a genitore e figlio.
Iniziamo dunque il match.
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POMELLO FRIZIONE:
La somiglianza stilistica è evidente ed il pomello di uno si avvita perfettamente sull'altro. Le uniche differenze riguardano le dimensioni ( il pomello del Poseidon è più piccolo) ed il numero delle razze ( cinque nell'AGREV e quattro nell' altro).
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COMANDO ANTIRITORNO:
È collocato nella medesima posizione, sul lato sinistro del corpo. Nell'Agrev in mio possesso vi è solo un piccolo "perno" circolare ma, osservando il funzionamento del comando del Poseidon, che tramite un pomellino circolare si attiva o disattiva compiendo una piccola rotazione, sembra proprio che nell' Agrev in mio possesso manchi la parte esterna dove agiscono le dita, mentre è rimasto ovviamente il perno al di sotto. Quando lo trovai , nel 2011, pensavo fosse solo non presente ma, nel tempo, azionandolo delicatamente con una pinza, scoprii che il funzionamento è uguale all' altro.
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RAPPORTO DI RECUPERO:
Entrambi hanno il rapporto di recupero che a quell' epoca andava per la maggiore, ossia 3:1 e, per entrambi, la meccanica è ad ingranaggi conici.
MANOVELLA:
La somiglianza è evidente fin dal primo sguardo ed, infatti, l'attacco alla boccola ed il braccio sono identici. Il pomello differisce solo nel materiale: plastica nell'Agrev ed alluminio nell'altro. |
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CORPO:
Il più vecchio ha il corpo costruito tramite fusione manuale, l'altro è pressofuso e più semplice, con la "cassa" senza modanature laterali ma con l'archetto intero; anche ciò puó essere segno, ovviamente, di evoluzione.
ALTRI PARTICOLARI:
Le giranti differiscono nelle misure, interne ed esterne, di pochi decimi di millimetro. Questo perchè le bobine sono sagomate in modo diverso, pur avendo, guarda caso, la stessa altezza ed un diametro maggiore di soli cinque decimi di mm nel Poseidon. Sia le bobine che i pomelli permettono comunque l'inversione da un esemplare all'altro. Gli alberi hanno lo stesso diametro. In quello dell'Agrev vi è una fresatura, nell'altro una sottile scanalatura.
ALLA FINE...
Vi sono particolari uguali ed intercambiabili (manovelle in primis), altri leggermente diversi (per ragioni meccaniche) ma, senza ombra di dubbio, volutamente nel medesimo stile.
Perchè si sarebbe dovuto creare un " clone evoluto" se non per un discorso di continuità tra i due?
Queste sono le mie verifiche e considerazioni, ma non un dogma.
E proprio qui ricomincia ogni volta il fascino del collezionismo. |
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Roberto Granata - Aprile 2022 |
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