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Quando recuperai il rarissimo N2- 2CS con gambo del piede sottile (6×10 mm) terminó per me una lunga e difficile ricerca, che tuttavia si rivelò nel tempo e di fatto, molto utile.
Quando puoi visionare "dal vivo" un mulinello, toccarlo e misurarlo (operazione molto utile quando si parla dri primi Alcedo, per cui consiglio vivamente di portarsi un calibro), ti puoi accorgere di alcune sottili differenze che in foto sono difficilmente o malamente visibili.
Infatti, prima di trovare il mulinello citato all'inizio, nel giro di un anno notai sul web tre esemplari che, apparentemente, erano identici. Pomello della manovella ed oliatore, ma soprattutto logo sul carter senza l' ellisse stampato in rilievo e bobina con la scritta " SENSO DEL FRENO-ALCEDO N2 SERIE 2CS " mi facevano ben sperare. L'unico particolare che non tornava, quando le foto permettevano di notarlo (nel mio caso in uno solo dei tre esemplari) era il numero di serie, composto da cinque cifre anziché quattro.
Acquistai quindi due di quegli esemplari, entrambi però hanno il gambo del piede di 1 millimetro più grosso (7 mm) ed anche l'esemplare che dalle foto non potevo notare ha il numero di serie composto da cinque cifre.
In seguito, sempre sul web (e sempre e solo, nello specifico, in ebay inglese), ho potuto vedere altri esemplari identici in tutto a quelli da me acquistati. A mio avviso possiamo parlare di una "piccola produzione", destinata probabilmente al solo mercato inglese, semplicemente con i pezzi "avanzati" dalla primissima produzione col gambo 6×10 mm.
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Il 2CS riscosse nei lunghi anni della sua vita un enorme successo e, complici i forti mercati americano ed inglese (ma non solo) fu sottoposto a parecchi cambiamenti, talvolta anche di poco conto, ma che diedero luogo comunque ad una nutrita serie di modelli e varianti.
In quest'ottica va vista anche la "piccola serie" oggetto di quest'articolo, che riporta numeri seriali attorno al 60.000, quindi ben lontani da quelli attorno al 5.000 che caratterizzano i pochissimi esemplari col gambo 6×10 mm (presto modificato perché si rompeva facilmente, come gli altri "piedi sottili" dell' Alcedo). Il mulinello cominciava poi ad essere venduto in diversi paesi stranieri e, per ben "personalizzarlo", si cambiavano medaglie, denominazioni e particolari. Trovandosi con pezzi inizialmente costruiti e successivamente non usati, probabilmente si pensò di "farli fuori" in qualche modo.
Anch'io a suo tempo asserii che la bobina con la dicitura tipica del 6×10 mm si montava solo in questo modello. Ora, dopo queste osservazioni, sono ben contento di correggere quanto da me detto in precedenza, poiché ciò ha portato a nuove scoperte. E questo per me, e spero per tutti gli appassionati, é molto importante ed affascinante. |
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Roberto Granata - Settembre 2022 |
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