Questo ennesimo esemplare di Albatros, decimo pezzo della mia collezione, acquistato in Inghilterra, ha suscitato da subito non poche perplessità dovute soprattutto alla reticenza del venditore a spedire in Italia, una piaga questa che ormai ci affligge da tempo.
Le foto della inserzione mostravano la scatola chiusa, di conseguenza era impossibile eseguire una qualsiasi indagine volta a risalire alla sua autenticità, operazione questa già complicata tra l'altro dalle scarse informazioni storiche. Come risposta alle mie sollecitazioni, volte a ottenere qualche foto del contenitore, il venditore, forse intuito le potenzialità, chiude l'Asta e ne pubblica una nuova con il contenitore aperto in primo piano. L'assenza di una qualsiasi etichetta ha portato probabilmente fuori strada la maggior parte dei potenziali offerenti.
La versione di questo esemplare è certamente la terza con tanto di incisione sul braccio della manovella ma, come già accennato in precedenza, delle eterogeneità per gli Albatros sono il loro segno distintivo, inutile dire che non assomiglia a nessuno dei miei altri.
La persuasione della originalità della scatola l'ho avuta analizzando attentamente l'immagine di quella presente nell'articolo pubblicato su ANTIPES dall'amico Roberto Granata, comunque, rimane la perplessità dovuta dalla totale assenza di qualsiasi indicazione se non quella "flebile" presente sullo spigolo sinistro dal quale si evince l'indicazione del prezzo 25 -?? sormontato da una iscrizione indecifrabile, vedi foto.
Per tutte le altre informazioni vedi la scheda: Albatros III versione