Grazie alla complicità dell'Amico e collezionista Giuseppe Zuffada, che ha recuperato questo attrezzo perfettamente conservato e prodotto dell'ingegno Italiano, completo di confezione originale, finalmente possiamo rendere fruibile a tutti gli appassionati e collezionisti che seguono il sito ANTIPES.
In virtù della presenza del numero di brevetto, apposto nella base dell'apparecchio, non è stato difficile recuperare le informazioni che seguono.
Pat. USA No. 4.219.955, rilasciato a Giuseppe Lo Bosco (Milano) il 2 settembre 1980, viene descritto un dispositivo perfezionato per la pesca con l'amo che consiste in una piastra di base provvista di spalle laterali ed atta ad essere fissata nel terreno. Alla piastra è imperniato un elemento tubolare, disposto su un piano verticale ed atto ad alloggiare la porzione di estremità della canna da pesca. Una molla di trazione ancorata nella piastra mantiene l'elemento tubolare in posizione inclinata. Sul lato opposto della molla è imperniata un'asta atta a ruotare in un piano verticale e provvista di un dente inferiore atto ad impegnarsi con una nervatura ricavata sull'elemento tubolare. In posizioni diametralmente opposte, due settori circolari mobili, di opportuna larghezza, solidali all'elemento tubolare, sono atti a definire un'intercapedine di protezione per la molla, i due settori circolari cooperano con corrispondenti settori circolari fissati alle spalle della piastra di base.