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Come intuibile dal nome, si tratta di un accessorio porta canna per la pesca, costruito tra gli anni settanta/ottanta, che consente una ferrata automatica senza l'ausilio del pescatore.
Questo dispositivo è costituito da una parte fissa chiamata "picchetto", per il fissaggio al suolo, e da una lama, con leveraggi di "sgancio e riarmo", detti "canotto porta canna". La struttura è realizzata interamente in metallo ed è trattata con una "zincatura passivata" che la protegge dall'ossidazione e le conferisce il classico color giallo tenue.
Per le sue peculiarità, questo attrezzo veniva utilizzato per facilitare la "pesca a fondo"; in sostanza permetteva al pescatore delle possibili catture anche se si fosse distratto durante l'attesa.
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Servo Pesca - in posizione di scatto automatico (con sicura tolta - dettaglio C)
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Facendo riferimento alla didascalia nella precedente foto, in pratica, una volta armato il meccanismo ed inserita la canna nel canotto, come in un normale porta canna, occorreva far fare un giro alla lenza intorno ad uno dei piolini solidali alla prima leva (dettaglio A).
In base a quale dei due piolini la lenza veniva fissata, si determinava una diversa sensibilità nell'utilizzo dell'attrezzo. Disabilitando la sicura della molla (C), si rendeva l'attrezzo pronto allo scatto automatico per mezzo della potentissima molla (D).
Quando il pesce abboccava, tirando la lenza, permetteva alla prima leva (A) di liberare l'ulteriore leva (B) ed il conseguente innesco del sistema di scatto che, facendo alzare velocemente la canna, simulava una efficace ferrata automatica.
Questo prodotto non riscosse un gran successo poiché la potente molla risultava troppo energica alla ferrata con conseguenze disastrose: canne che saltavano in aria; dita schiacciate; lenze spezzate; ferite profonde arrecate ai poveri pesci.
Da ragazzo, ho provato ad usare questo meccanismo e vi lascio immaginare i risultati.
Resta comunque un'invenzione innovativa per quei tempi e rende questo accessorio degno di menzione. |
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Servo Pesca - in posizione "disarmato" |
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Le foto sono state gentilmente fornite dall'amico Sergio Di Marco. |
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Gabriele Novelli - Aprile 2020 |
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