Il nostro hobby di "raccoglitori", o sarebbe meglio dire collezionisti di vecchi mulinelli ci porta talvolta, dopo tanti sacrifici e tentativi inutili, alla scoperta di qualcosa di sensazionale. E' il caso del Major Asso che stiamo per vedere, che presenta differenze e particolari mai visti finora e, soprattutto, che ne provano (è il caso in particolare della bobina) l'indubbia autenticità. Iniziamone la descrizione: |
- il corpo presenta ancora in parte tracce di vernice come nel Major Asso Luxe.
- l'orecchietta dell'archetto somiglia a quella del Luxe ma è sensibilmente più spessa ed il foro per la vite è in una posizione diversa.
- la manovella non ha, a differenza di ogni altro esemplare (sia normale che Luxe) la ghiera che permette di ripiegarla. E' semplicemente avvitata alla boccola.
- il supporto della corona è simile a quello del Luxe ma, a differenza di questo presenta, oltre alle consuete tre viti, una quarta vite nella parte superiore, dove inizia la boccola.
- l'archetto è diverso dagli altri esemplari (sia normale che Luxe).
- la bobina è il particolare più straordinario e probatorio dell'autenticità; le scritte sono in rilievo anziché incise. Da una parte vi è la scritta "Major" tra virgolette, dall'altra c'è scritto: Asso Brevetti N° .
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Ogni ipotesi è aperta. Si potrebbe pensare ad un esemplare di pre - produzione, ma la manovella, i pomelli e la verniciatura sono come nel Luxe. Si potrebbe anche pensare ad una versione per un mercato particolare, sia estero che non. Colpisce anche la scritta sulla bobina "Major" tra virgolette, come ad indicarne il nome (sottinteso) della ditta, e colpisce ancor di più vedere scritto Asso Brevetti N° senza poi nessun numero. Questo potrebbe essere indice di un primo tentativo di pre - produzione di un modello con caratteristiche diverse da quelli che conosciamo, tentativo che non avrebbe poi avuto un seguito. |
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AGGIORNAMENTO (marzo 2019) |
Ed eccoci, dopo soli due mesi dall'ultimo aggiornamento, ad aggiungere il sesto esemplare a questa particolarissima schiera di Major Asso. Lasciamo alla tabella comparativa (che aggiorniamo di seguito con l'aggiunta di questo esemplare) la sua descrizione, aggiungendo solo che, a mio avviso, questo ulteriore ritrovamento non fa altro che avvalorare la tesi per la quale siamo di fronte a "prototipi", a prove di produzione, come già detto nella precedente descrizione. Di seguito la tabella già pubblicata con in aggiunta questo sesto esemplare con, in aggiunta, le sue foto. |
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AGGIORNAMENTO (gennaio 2019) |
Sono passati poco più di due anni da quando rinvenni il particolarissimo MAJOR ASSO della scheda che da lì a poco pubblicammo su questo sito. Ora, viste le notizie ed i ritrovamenti nel frattempo avvenuti, potrei intitolarla "Cinque straordinari Major Asso". Tuttavia mi sembra più corretto mantenere quel titolo, perché anche tra questi mulinelli vi sono particolari differenti. I pochi particolari che li accomunano, e nello stesso tempo li distinguono dai "normali" esemplari, sono la bobina, il pomello frizione, ovviamente il marchio e poco altro. Chiaramente la caratteristica più eclatante è la bobina, con la scritta "MAJOR" tra virgolette ed ASSO BREVETTI N°. A quest'ultima abbreviazione non segue però alcun numero. Si tratterebbe dunque di una serie particolare di Major Asso? A mio avviso no, perché i cinque mulinelli (finora conosciuti da noi) sono tutti diversi, almeno in qualche particolare, l'uno dall'altro. Quindi la mia opinione è che siamo di fronte a prove di produzione, a prototipi che avrebbero dovuto definire un modello (definitivo, appunto) che sarebbe poi entrato in produzione. Questo ipotetico modello, con molte probabilità, non era tra le primissime versioni; i pomelli della frizione e della manovella (quest'ultima solo su tre esemplari) come nel Luxe, le bobine marcate LV 400 al di sotto (come in quelle di corrente produzione) ed altri piccoli particolari sembrano presi a prestito appunto da serie già esistenti. Vediamo ora una tabella comparativa di questi cinque esemplari. |
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Come abbiamo visto, questi cinque esemplari hanno qualche caratteristica in comune, ma non pochi particolari diversi, ed è proprio questo che fa pensare a diversi "tentativi" di creazione di un modello. Probabilmente, avendo modo di esaminare questi esemplari anche nei particolari interni e procedendo a misurazioni, non mancherebbero altre caratteristiche diverse.
Per ora possiamo solo dire che il "mondo" MAJOR ASSO si è ampliato (e non è poco) e ringraziare gli amici Alberto Foradini, Mauro Bezzetto, Mariano Oliveri e Luigi Colombo per avermi dato la possibilità di mettere a confronto quattro esemplari (uno è mio) di questo mulinello che, anche nelle versioni di corrente produzione resta un notevole esempio di qualità costruttiva italiana.
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Modello n. 1 |
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Modello n. 2 |
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Modello n. 3 |
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Modello n. 4 |
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Modello n. 5 |
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Roberto Granata - Agosto 2016
- agg.nto Gennaio 2019
- ultimo agg.nto Aprile 2019 |
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