Come purtroppo per tanti altri nazionali compagni di sventura, anche per questo mulinello, non abbiamo al momento nessuna informazione.
Personalmente, analizzando accuratamente tutti i particolari, ho formulato una ipotesi, che verrà pubblicata, nella apposita rubrica “Articoli vari”.
Il numero di esemplari, rinvenuti è molto basso, questo reca il numero 10....
Esaminiamo le parti, si tratta di un mulinello dall’aspetto massiccio , ha il gambo del piede corto e robusto, il corpo a una forma romboidale, con gli angoli ortogonali tronchi.
Il coperchio della cassa si trova insolitamente dal lato della manovella, assicurato alla cassa con tre viti, dove trova posto anche il comando dell’antiritorno.
La manovella è ribaltabile attraverso un pomo posto sul suo asse. La bobina è in bakelite, il pomo frizione a quattro razze e contiene un minuscola frizione molto efficiente.
L’archetto è a cono, lo scatto, assistito da una coppia di molle contrapposte, è comandato dalla classica leva che viene azionata da una camma realizzata sul corpo. La maggior parte dei componenti della struttura, realizzati in alluminio pressofuso, recano il simbolo “FP” racchiuso in una ellisse (vedi foto).
Concludo con una curiosità, come in tutte le collezioni che si rispettano, anche nel nostro caso, si trovano degli errori o singolarità. In questo caso, hanno sbagliato il grafema della lettera “N” posta davanti alla casella che avrebbe dovuto ospitare il numero di serie, poi maldestramente corretta con un segno opposto........ .
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Renzo Di Paolo - Settembre 2014 |
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