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Premessa: "Squalius" è un genere di pesci appartenente alla famiglia dei ciprinidi, il pittogramma che lo rappresenta lo troviamo nella parte superiore del logotipo presente sul caratteristico carter.
Devo ammettere che non mi sono mai preoccupato di analizzare a fondo gli esemplari che negli anni di attivismo nel campo del collezionismo si sono presentati casualmente alla mia attenzione pertanto mi limiterò ad approfondire una analisi sull'esemplare che posso manipolare a piacimento dal momento che da poco fa parte della mia collezione. |
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Nella figura, cerchiato in rosso, ciò che resta del foro di iniezione del metallo fuso di una colata in conchiglia (pressofusione).
Dalle informazioni finora pubblicate si evince che questo mulinello sia stato realizzato da pieno, a mio parere prima di esternare queste informazioni bisogna analizzare accuratamente l'oggetto; soprattutto se la fusione veniva compiuta con metodi antiquati (per gravità) dopo la colata il pezzo grezzo veniva lavorato per ristabilire la necessaria geometria. |
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Credo che questa versione in ordine cronologico si possa collocare tra le ultime prodotte dal fantomatico artigiano citato nelle pubblicità della Ravizza dei quali era il distributore. I segni inequivocabili risiedono nella realizzazione per fusione, nella verniciatura e nella manovella pieghevole peculiarità non presenti nelle versioni precedenti (vedi sotto). |
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Passiamo alla analisi della versione in esame partendo come al solito dall'alto; possiamo notare che dal modello precedente non ci sono variazioni riguardo al pomo frizione, bobina, archetto e pomo manovella. |
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Desidero comunque focalizzare l'attenzione del lettore sul particolare fermo archetto, ovvero il meccanismo che consente il mantenimento della posizione "arco aperto" finché con la rotazione non interviene lo scontro meccanico che ne determina la chiusura. Questo semplice ma geniale meccanismo è formato da una sfera tenuta in posizione da una molla; quando la parete interna dell'eccentrico arriva a contatto di questa, la modesta pressione esercitata dalla molla riesce per attrito a vincolarne la posizione, a questo punto è sufficiente quindi un quarto di giro del rotore per determinarne la chiusura, fantastico!!
La manovella però merita un approfondimento, oltre alla peculiarità appena citata ve ne un'altra che nella scarna documentazione conosciuta non ha mai avuto riscontri credo che addirittura sia stata ignorata anche dagli stessi pescatori. Si tratta di una coppia di ghiere filettate presenti. nella estremità dell'asse della corona, la funzione di una di queste è bloccare la rotazione del rotore; in poche parole il mulinello è privo di sistema antiritorno quindi la girante resta libera, per questo motivo soprattutto per la pesca a fondo non è possibile mettere in trazione il filo in più non si può nemmeno eseguire la ferrata senza trattenere anche la lenza. Dunque, per ovviare a questi inconvenienti, concluse le operazioni preliminari per impedire la rotazione è necessario avvitare la seconda ghiera sino al contatto con il corpo, il meccanismo si blocca. |
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Il problema della stabilità era abbastanza sentito all'epoca tanto che vi sono diversi esempi di espedienti artigianali eseguiti sugli Squalius al fine di ottenere il blocco della girante. Uno piuttosto bizzarro, presentato nell'opera dell'Amico Silvano Baraldi ( vedi Foto), prevedeva un pomello filettato che una volta serrato si impegnava sul fianco della corona determinandone l'arresto.
Peccato che tutto questo ingegno fu inutile, il malcapitato ignaro della funzione appena accennata avrebbe dovuto semplicemente serrare la ghiera. |
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Sulla bobina è incisa la scritta SQUALIUS SUPER
e le indicazioni di Aperta e Chiusa frizione. |
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Devo ringraziare l'amico Pascal che gentilmente mi ha dato l'opportunità di acquistare questo prezioso esemplare, grazie Pascal.
Je dois remercier mon ami Pascal qui m'a gentiment donné l'opportunité d'acheter ce précieux spécimen, merci Pascal. |
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