Ancora un altro modello che va ad arricchire un marchio Italiano che fino al 2015, era praticamente sconosciuto.
Grazie alla volontà del Sig. Mauro che non essendo pescatore e tantomeno collezionista, quindi ancor di più da lodare per l'abnegazione, ci ha voluto regalare immagini e descrizioni relative a questo inedito raccoglitore.
La storia:
Andando su in soffitta per cercare un attrezzo, la mia attenzione si sofferma in un angolo, dove erano appoggiate diverse canne in bambù.
Una di queste, aveva fissato con un robusto spago, un mulinello sul quale era avvolto un grosso filo da pesca che forse era stato montato da mio padre, oppure può averlo fatto anche mio nonno?, entrambe pescatori.
Purtroppo tutti e due, sono deceduti quando io ero ancora molto giovane, la memoria purtroppo non mi aiuta. Ricordo però che mio padre quando ero ragazzino, mi disse: che quella attrezzatura era appartenuta al nonno, di questo sono certo.
Passano gli anni da quando mio nonno li usava, quasi cento è quegli attrezzi sono rimasti sempre lì. Mi prende la curiosità di avere informazioni sul mulinello e di conseguenza mi sono messo alla ricerca di notizie sul computer, in breve, ho trovato le spiegazioni che volevo conoscere, grazie al sito www.antipes.it .
Dopo questo breve racconto, analizziamo il mulinello.
Questo esemplare, è molto simile al modello Medusa che abbiamo già pubblicato (vedi Artes Medusa) ma ha particolari che mi hanno indotto a definirlo un campione a sé stante, certamente più vecchio del precedente: - Il nome, che troviamo impresso nella etichetta è semplicemente il marchio ARTES, senza indicazione del modello.
- La manovella, ha il pomo in legno, sicuramente originale (vedi perno rivettato)
- I distanziatori che uniscono i due carter sono in acciaio, nel Medusa sono in ottone.
In entrambe i casi non ho potuto analizzare ne le dimensioni ne la meccanica in quanto non in mio possesso; rimando il lettore a futuri aggiornamenti la storia continua…
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Renzo Di Paolo - giugno 2016 |
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