Ottobre 2013, all’ultimo European Fishing Tackle, è stato rinvenuto un esemplare di Ofmer 334, che ho avuto modo di acquistare.
Questi enigmatici moltiplicatori reversibili costruiti dalla Ofmer, sono rari e di essi si sa poco, personalmente nonostante la lunga attività di riparatore e collezionista Ofmer, sino ad oggi, ne sapevo ancora meno, non avendo avuto mai la possibilità di poterli analizzare.
La cosa che colpisce a prima vista, è la presenza di ben tre guidafili!!, così mentre lo stavo revisionando, ho trovato il tempo necessario, ed è stata la prima cosa ad essere presa in considerazione. Dopo aver riflettuto a lungo, la mia opinione è la seguente: questo reversibile, poteva essere utilizzato in due modi, in verticale come semplice recuperino, in questo caso, si adoperava il passante ad anello chiuso, posto dal lato dove ne sono presenti due ( vedi foto). Se veniva usato invece con la bobina in orizzontale, si potevano utilizzare, sia il guidafilo descritto in precedenza per i destri, che quello (singolo) al lato opposto per i sinistri, invece quello aperto (lato doppio) per lo spinning. Queste posizioni si potevano ottenere agendo, con una leggera pressione sul pulsante posto nel piede, il quale svincola la bobina, dalla posizione orizzontale “di lancio”, a quella verticale “di recupero”.
La bobina è estraibile, attraverso la levetta posta al suo interno, tra le lettere A (aperto), e (C) chiuso, lasciando invariato il valore impostato della frizione che resta solidale con il corpo. La stessa è doppia per consentire l’utilizzo sia con la bobina in verticale, che in orizzontale, sono azionate da un pomo che si trova sulla manovella, e un l’altro nella bobina.
La meccanica è identica a i moltiplicatori VR 1 e 2, anche in questi, la corona è marcata OFMER.
Ultimo particolare che rimane da descrivere è il cicalino della frizione, azionato da un pomo, attraverso il quale si possono selezionare quattro posizioni, ma in realtà si tratta di un semplice ON/OFF, ma all’epoca, chissà quale impressione poteva fare...
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Renzo Di Paolo - novembre 2013 |
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