Questo mulinello è stato realizzato dalla CarGem nei primi anni quaranta, differisce dalla prima versione, perchè al posto del prendifilo fisso, troviamo il mezz’archetto.
Anche la girante è stata modificata, mentre nella prima versione era in acciaio per consentire la brasatura della staffa che sostiene il prendifilo, in questa versione è in alluminio. Rimane però con entrambe i carter laterali, fissati con tre viti, nei successivi modelli, per ottimizzare la produzione, anche questa inutile lavorazione supplementare verrà eliminata.
In merito a questa descrizione, devo necessariamente puntualizzare una errata relazione fornita in precedenza: Nello scorso testo (riveduto e corretto), avevo scritto che il corpo era stato realizzato da pieno, ovvero da un blocco unico di alluminio.
Questa informazione, tratta dal libro dell’amico Silvano Baraldi, è sbagliata. Analizzando meglio l’oggetto, è risultato evidente che si tratta di una fusione ed a suffragare la mia teoria, ho rinvenuto sul corpo, un piccolo difetto (in gergo una soffiatura) caratteristico di una colata, (vedi foto).
Anche bobina e girante, sono stati fabbricati per fusione a gravità, la prima è stata poi lavorata mediante tornitura per correggerne la geometria (vedi foto).
Il superbo esemplare in foto, probabilmente non ha mai pescato, e doveroso da parte mia, ringraziare l’amico e Mastro Liutàio Antonello Saccu, che gentilmente mi ha dato l’opportunità di acquisire.
Divagazioni: Mentre eseguivo la pulizia di questo mulinello, mi è sorto un dubbio. Le due guance laterali sono simmetriche! ... Quindi il mulinello in teoria è ribaltabile?, cambio le posizioni...funziona! Purtroppo per la filettatura della manovella che usata a sinistra si svita, non è utilizzabile, e comunque per recuperare correttamente sarebbe stato necessario girare all’indietro, però..... Per assurdo nel 1940, la CarGem involontariamente aveva inventato il primo mulinello reversibile. .
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Renzo Di Paolo - Dicembre 2014 - ultimo agg.nto Giugno 2015 |
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