Il
caro e compianto Silvano Baraldi, nel II volume "Mulinelli da pesca Italiani", a suo tempo definiva il modello che aveva pubblicato come "unico esemplare rinvenuto".
Il fatto che l'etichetta presente sul carter laterale fosse identica a quella riportata sul modello "333" (simile al Jolly) ha destato sempre qualche dubbio sulla sua autenticità.
Solo di recente e grazie alla preziosissima collaborazione dell'amico ed esperto collezionista Guido De Vittorio, è stato possibile realizzare questa scheda che riporta anche le ulteriori informazioni che ho documentato nel tempo.
Questo mulinello e similare al Ted Williams 510 (non 520) perchè ha lo stesso rapporto di recupero di 3,3:1.
Mi sono sempre chiesto perchè non gli sia stata data la sigla "520" a completare, come modello più grande, la serie Zangi 320 e 420.
In effetti per i Ted Williams esistono due categorie similari di tre mulinelli in scala, con rapporto più lento i modelli 310, 410 e 510 e con rapporto veloce l'ulteroore serie 320, 420 e 520.
La mia speranza è che prima o poi venga ritrovato anche un ipotetico modello "520 ZANGI" al momento conosciamo solo il similare "520 COPTES".
Gli esemplari che ho potuto vedere ad oggi sono solo 3, oltre a quello presente sul libro del caro Silvano.
Il primo mulinello lo aveva portato l'amico collezionista Luigi Colombo in esposizione al "Pescare Show" di Vicenza a febbraio del 2018; era verniciato totalmente in nero e si intravedeva un primer di colore chiaro sottostante.
Il secondo mi venne mostrato meno di un mese dopo, a marzo 2018, dall'amico Lorenzo Brancaleone e si trattava di un ulteriore modello sempre verniciato in nero e di cui purtroppo ho smarrito le foto.
Per ultimo, quello esposto nella scheda dell'amico Guido verniciato totalmente in grigio.
Le ricerche continuano... |