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Collezionismo: rifacciamo il punto ... |
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Era la fine del 2021, quindi circa due anni fa, quando mi accinsi a scrivere un articolo intitolato "Collezionismo: facciamo il punto".
Questo pezzo é ovviamente visibile sul sito ma, due anni dopo, é forse il caso di ragionare un pochino sull'evoluzione del nostro piccolo mondo, per noi però così importante, che é il collezionismo. E, diciamoci la verità, questo piccolo mondo a noi sta bene così. Se il nostro hobby diventasse (a puro titolo di eclatante esempio) il calcio, saremmo solo dei tifosi, mentre nella nostra passione diventiamo protagonisti (anche se talvolta pure antagonisti), perché ognuno puó vantare il suo "pezzo" da novanta, la sua perla che, anche se piccola, risplende solo nella sua casa e nel suo orgoglio. Sí, perché almeno un goal lo abbiamo segnato tutti, ed anche chi perde platealmente "ai punti" ha comunque la soddisfazione di essere stato protagonista, e non un mero spettatore seduto sul divano. Quindi collezionista significa anche protagonista. Alla luce di tutto ciò proviamo, due anni dopo, a tirare di nuovo le somme.
UNA CRESCITA... CON CAUTELA
A mio avviso i collezionisti sono ancora in aumento, sebbene lieve. Questo si può notare principalmente nel web, dove vengono abbastanza frequentemente venduti mulinelli anche molto comuni, che ormai tutti (noi collezionisti) possediamo da anni e che abbiamo avuto gratis o quasi. Ma anche nelle fiere del settore, che purtroppo non sono molte, si può notare un interesse ed un cauto mercato. A frenare tutto quanto detto contribuiscono un po' di avvenimenti (talvolta veri e talvolta...) di questo bizzarro mondo.
A PENSARCI BENE....
Non tutti i mali vengono per nuocere, perché questa serie di fattori ha portato tendenzialmente i mulinelli (che non sono un bene primario) ad essere venduti a prezzi senz'altro inferiori rispetto a dieci, quindici o vent'anni orsono. Nel tempo, inoltre, é fisiologicamente diventato piú difficile spacciare tarocchi e/o vendere a cifre folli anche se, specie nel web, ci si prova ancora. Ma, come si può vedere, c'é molta roba invenduta da una vita. Queste situazioni, se analizzate tutte assieme, suggeriscono che può essere il momento di comprare, sebbene cautela ed attenzione non debbono mai venire meno. Come non vengono meno quei fenomeni strani che portano a spendere duecento euro per un Abu Cardinal 3 o 33, che non sono rari, e non spenderne venti per una variante rara od addirittura sconosciuta di, ad esempio, un Nettuno arrugginito. Ma, e ci mancherebbe, "de gustibus non disputandum", pur evidenziando questo fatto.
FACENDO I CONTI
In questi due anni sono stati rinvenuti ancora alcuni pezzi strepitosi; ovviamente sempre di meno, altrimenti non sarebbero più così strepitosi. E, sebbene in un mondo bizzarro, gli appassionati alla materia ci sono. Quindi andiamo avanti.
UNA BREVE PANORAMICA
Per terminare ho pensato, anche su prezioso consiglio del nostro segretario Sergio Di Marco, di stilare un breve elenco con alcuni ritrovamenti tra i più eclatanti e spesso inediti, venuti alla luce in questi ultimi due anni. Anche se potete trovare questo ed altro ancora cliccando su questo sito la voce " Visualizza gli ultimi inserimenti eseguiti" ,vale la pena ricordarne alcuni:
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Purtroppo " circolano" ancora alcuni falsi clamorosi, e vorrei citarne due su tutti |
- Alcuni esemplari di Zangi Audax, Zangi 3000 e del raro Pesca-Matic con carter trasparente o malamente riprodotto. Ricordiamo che la ZANGI, come d'altronde l'ALCEDO, non hanno mai prodotto modelli con carter trasparente.
- Un Cargem 2 Pesci, rovinato applicando al posto del suo bel logo la "patacca" di una nota ditta farmaceutica.
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Precisiamo di non voler assolutamente biasimare gli attuali, e probabilmente a suo tempo ignari, possessori.
Auspicando di.... rifare ancora il punto tra un paio d'anni con altro materiale interessante....
buona caccia a tutti i collezionisti. |
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Roberto Granata - Novembre 2023 |
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