Marchio famosissimo in tutto il mondo ed assai blasonato, iniziò la sua avventura negli anni 1944-45.
La fabbrica era ubucata in Via Tempio Pausania 4 mentre, come possiamo evincere dalla pubblicità soprastante, probabilmente in Corso Re Umberto 60 si trovavano gli uffici o la sede legale.
La ditta proseguì la sua attività sotto la guida del fondatore Dott. Rolandi, fino al 1975.
In quell’anno l’attività venne ceduta alla CopTes, che aveva già rilevato la ZANGI 3 anni addietro.
Negli stabilimenti di Via Challant n.36, già della Zangi, la CopTes continuò assieme ad altri mulinelli, la produzione di vari modelli Alcedo fino al 1982.
ALCEDO è il nome latino del Martin Pescatore, l’uccellino riprodotto sulle medaglie di buona parte della produzione del marchio torinese.
Troveremo altre notizie sulle schede, perché ora ci soffermeremo su di un quesito, per ora irrisolto, riguardo ai primissimi modelli.
Senza nessuna pretesa di verità, vorremmo però formulare alcune ipotesi attorno al sequente enigma: nella seconda edizione di ‘Lanciare’ di G.R. Olgiati del 1945, vi è la prima testimonianza sull’esistenza di questi mulinelli. Dopo la loro descrizione vi è scritto: “In 3 tipi, n. 1, 2 e 3”. Di mulinelli Alcedo dell’epoca con tali dizioni conosciamo soltanto l’Alcedo N°2.
Cosa ne è stato degli altri 2?
Sono stati prodotti in pochissimi esemplari e quindi, a distanza di anni, mai ritrovati?
Sono stati progettati ma mai prodotti?
Oppure si tratta di modelli a noi conosciuti e descritti su quel libro in semplice ordine numerico?
Od ancora, subito sostituiti da un modello più “universale”?
Secondo chi scrive le ultime due ipotesi, ed in particolare l’ultima sono le più accreditate, ed il modello “universale” potrebbe essere l’ "Omnia".
La denominazione medesima (‘Omnia’ in lingua latina sta per ‘tutto’, ‘ogni cosa’) ne tradisce in qualche modo la polivalenza e la destinazione, come a voler dire ‘ogni modello vi è qui rappresentato’ o meglio ancora ‘per ogni genere di pesca’.
Potrebbe anche essere stata accantonata un’idea iniziale di 3 tipi, a favore della scelta di produrne due (appunto l’ ‘Omnia’ ed il ‘N°2’) che, già di per sè sono della medesima taglia e presentano diverse similitudini.
Ad onor del vero il volume "Pesci, esche, lenze" di Sergio Perosino del Gennaio 1955 cita i mulinelli Alcedo in 3 tipi: n°1, Omnia e n°2 ma, anche nella descrizione di altri mulinelli vi si trovano purtroppo non poche imprecisioni.
Comunque, tenendo buona questa descrizione, avremmo trovato due dei tre tipi, e mancherebbe soltanto il ‘n°1’. Siamo comunque, è bene ribadirlo, nel campo delle ipotesi, almeno per quanto riguarda le mie.
Tutto ciò non fa altro, comunque, che creare ancora più fascino ed interesse attorno a questo glorioso marchio conosciuto e tuttora apprezzato in tutto il mondo. |